I cambiamenti climatici hanno portato i fenicotteri a migrare dal loro habitat naturale fino a popolare le più fresche palestre di tutto il mondo... 😁
Perdonate l’umorismo di quint’ordine ma come ben tutti sappiamo, se la panca è sempre occupata non si può dire altrettanto dell’attrezzatura riguardante le gambe.
La maggior parte degli uomini è disposta ad ammazzarsi per ottenere pettorali e bicipiti ipertrofici da sfoggiare con orgoglio oppure venderebbe l’anima ala diavolo per avere la tartaruga addominale, ma della metà inferiore ha spesso poca cura.
Tanto ci sono i pantaloncini a coprire!
Certamente l’allenamento degli arti inferiori è pesante da digerire in quanto il richiamo del sangue verso il basso lascia un po' storditi.
Per non parlare del post-workout in cui la tremarella ci fa desiderare soltanto il divano o il letto implorando entità superiori affinché i DOMS dei giorni seguenti non si presentino in maniera troppo violenta (ma ahimè spesso è così) rovinandoci romantiche passeggiate e rendendo difficile persino l’espletazione dei bisogni fisiologici.
Eppure gli arti inferiori ci consentono di muoverci in libertà sorreggendo il tronco e tutto il resto, presentando dunque le maggiori capacità in termini di forza, cosa che spesso non viene però sfruttata anche a causa di uno stile di vita che ci vuole sempre più sedentari e pigri.
Come e quando allenare le gambe allora? 🏋️♂️🏋️♂️🏋️♂️
Sicuramente non si allenano (solo) col calcetto. In linea di massima conviene sempre eseguire almeno un fondamentale tra squat e stacco da terra (o per i più avversi agli esercizi col bilanciere almeno la pressa) su cui costruire una buona base di forza, potendo fornire uno stress meccanico sufficiente al corpo e coinvolgendo simultaneamente diversi muscoli degli arti inferiori (quadricipiti, glutei, ischiocrurali).
Ne gioverà il sistema nervoso nella capacità di attivare unità motorie più grandi e con i carichi adeguati verrà stimolata una maggiore produzione di testosterone che rappresenta uno degli ormoni maggiormente anabolici del nostro organismo.
Con gli altri esercizi potreste ricercare maggiormente uno stress metabolico, ripetizioni più alte, recuperi più brevi e TUT (time under tension = durata della contrazione muscolare) più lunghi. Qui oltre alla leg extension e alla leg curl potrete utilizzare stacchi rumeni, affondi, bulgarian squat, jump squat, hip thrust, step up, calf raises, ecc. focalizzandovi magari sui punti in cui la gamba risulti più carente.
Potreste dedicare una giornata intera solo all’allenamento della parte inferiore del corpo data la vastità di muscoli che la compongono, o se doveste allenarvi in multifrequenza in full-body o giù di lì, fate in modo di inserire nella routine settimanale esercizi che non rischino di tralasciarne nessuno.
Ecco, magari data la loro sostanziale prevalenza di fibre rosse che gli conferisce una maggiore attivazione in attività di endurance, se non ne siete particolarmente carenti, la partita di calcetto conteggiatevela come allenamento dei polpacci! 😁
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